Presentazione
All’epoca Collegamenti si definiva come espressione della "tendenza libertaria dell’area dell’autonomia", una definizione che aveva senso rispetto alle tendenze neo-leniniste, leniniste, o staliniste che sopravvivevano all’interno dell’area autonoma. La caratterizzava il rifiuto della forma, della sostanza e della mentalità di partito cha ancora dominava l’estrema sinistra in Italia. L’idea di fondo era che si dovessero valorizzare tutte le capacità di auto-organizzazione del proletariato e battersi contro capi e capetti, gruppi e gruppetti che cercavano di egemonizzare le lotte. Dentro quest’area, oltre alla rivista ed ai collettivi di fabbrica di cui si voleva l’espressione, troviamo una grande quantità di collettivi autonomi di fabbrica e di quartiere, che hanno a volte un legame diretto con Collegamenti ma - più spesso - sono completamente indipendenti l’uno dall’altro.
La preistoria di Collegamenti (1969-1972) : "Azione Libertaria"
Il primo febbraio 1977, a Roma, i fascisti entrano nell’università, attaccando la facoltà di Scienze Politiche; sparano e feriscono due compagni. Uno di loro è Guido Bellachioma, che prepara a Roma la distribuzione di una nuova rivista che sta per uscire: si tratta di Collegamenti, sottotitolo: per l’organizzazione diretta di classe. Guido rimarrà paralizzato alle gambe e la rivista inizierà una vita scandita dai problemi economici, dalla lentezza della preparazione, dai problemi della stampa, dalle difficoltà della distribuzione. Ma malgrado la sua fragilità — o forse proprio perché la assume come costitutiva — dopo trent’anni continua ad uscire.
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