Presentazione del bolletino.
Basterebbe il nome che abbiamo voluto dare a questo bollettino per far capire, soprattutto a quei compagni che con maggiore continuità si sono interessati ai problemi connessi alla repressione, l’ambito nel quale intendiamo muoverci; vale a dire la difesa politica e la solidarietà per quanti, anarchici e libertari, sono colpiti dalla repressione. Entrambi questi aspetti sono parte integrante della coscienza di ogni rivoluzionario e - giova sottolinearlo di questi tempi - aspetti irrinunciabili delle lotte per l’emancipazione.
La repressione, sia chiaro, non colpisce il singolo o gruppi di compagni "rei" di aver violato le leggi imposte dallo Stato, ma opera a livello sociale come prevenzione contro lo sviluppo del processo rivoluzionario. E’ in questo senso che essa incide sulla capacità volontà del movimento rivoluzionario di agire; ed è per questa ragione che essa tocca direttamente ogni singolo compagno che non intenda liquidarsi come rivoluzionario. La repressione è un’inevitabile costante delle lotte sociali e l’esperienza insegna che essa si estende quando ci si rassegna alle condizioni di sfruttamento o quando ci si adagia sulle conquiste fatte nelle lotte precedenti.
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